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Benvenuti a Saccolongo


Saccolongo è un comune in provincia di Padova. Sull’origine del nome vi sono diverse teorie, secondo alcuni deriverebbe dalle insenature che si formano dopo le piene dei fiumi. Secondo altri deriverebbe da “saccus” termine con cui si indicavano i territori del regio demanio dove venivano raccolti tributi e tasse da parte dell’erario. Invece sull’origine del nome Creola - frazione di Saccolongo - non ci sono dubbi, deriva dalla contrazione tra il termine creta ed il termine “olla”, con cui si indicavano tegole, mattoni e tegami fatti in terracotta.

Questi territori – come testimoniano i tanti ritrovamenti archeologici soprattutto lungo le sponde del fiume Bacchiglione – furono abitati sin da tempi antichissimi, e ben presto vi si sviluppò una fiorente civiltà. In epoca romana sicuramente vi era attiva una fornace per la produzione di vasellame, tegole e mattoni ed aveva anche un marchio di fabbrica “Cameriana” e “Servilia”. Il ritrovamento archeologico più importante è una piroga monossile – così definita perché lo scafo è ricavato da un unico tronco d’albero – lunga oltre sette metri, e conservata nel Museo Civico di Padova.

Intorno all’anno Mille i monaci benedettini fondarono il Monastero di Santa Maria ed iniziarono le opere di bonifica dei territori intorno a Saccolongo. Il Medio-Evo fu però per questa cittadina un periodo piuttosto instabile in quanto contesa fra padovani e vicentini. E’ proprio questi ultimi nel 1198 distrussero il Castello che sorgeva a Creola. A partire dal Quattrocento con il dominio veneziano si ebbe invece un lungo periodo di pace e ricominciarono anche le opere di bonifica. Le condizioni della popolazione purtroppo però rimasero sempre misere a causa delle frequenti pestilenze.

A Saccolongo si può ammirare Villa De Besi risalente al 1500 e circondata da un Parco di alberi secolari. Quando era vescovo di Padova vi pernottò il Cardinale Barbarigo futuro Santo della Chiesa, ed in seguito anche il Cardinale Rezzonico divenuto Papa Clemente XIII.

Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria del Carmine fatta costruire dal condottiero Benedetto Crivelli. Crivelli aveva ottenuto il feudo di Creola dopo aver tradito il re di Francia, tradimento che permise a Venezia di conquistare Crema. La chiesa ha un curioso frontone curvilineo, mentre l’abside è poligonale ed il campanile è in stile romanico. All’interno vi riposano le spoglie del Crivelli in un’arca di marmo bianco su cui è scolpita la sua figura.

 Altitudine del Comune: 19 m slm (zona: 5)

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