La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Rosolina


Rosolina è una città in provincia di Rovigo, situata nel Basso Polesine, tra la foce del fiume Adige ed il Po di Levante. E’ un ambiente fatto di lagune, stagni e valli di pesca in cui le acque dolci e quelle salmastre si confondono e si mischiano. Di strisce di terra coltivate ad ortaggi, e di dune di sabbia ricoperte da macchia mediterranea. L’aria è un miscuglio di odori, in cui quelli intensi ed avvolgenti delle erbe aromatiche si mischiano a quelli pungenti della resina e a quelli salmastri del mare. In questa terra del Delta i contorni dei paesaggi sono spesso labili ed evanescenti, tanto che a volte diventa impossibile distinguere dove finisca il cielo e dove inizi l’acqua.

Per fortuna nonostante lo sviluppo turistico iniziato negli anni Settanta Rosolina è riuscita a mantenere un paesaggio di rara suggestione e fascino. Ne sono prova le paleodune, ossia i rilievi di sabbia alti una diecina di metri - localmente chiamati “montoni” o “monti de sabia” - creati da vento e ricoperti da macchia mediterranea.

Il litorale è formato da una striscia di sabbia ricoperta da una fitta pineta e da boschi di lecci e roverelle. Le escursioni a piedi o in bicicletta permettono di ammirare le tante specie animali e vegetali. Le Ville nel nome tradiscono l’origine veneziana dei loro proprietari: Moceniga, Venier, Sagreda.

Nel XII secolo la rotta di Ficarolo causò una divisione del corso del Po in due rami. Il ramo principale chiamato Po delle Fornaci si divideva nei rami del Po di Tramontana, di Libeccio e di Levante (così chiamati per le direzioni dei venti che vi soffiavano) e sfociava a Rosolina. Nel 1604 fu necessario però operare un taglio di questo ramo a Viro perché i detriti che il fiume portava in mare rischiavano di distruggere la laguna veneziana. Questo determinò un aumento del territorio di Rosolina.

Il nome

L’origine del nome Rosolina è sconosciuta, qualcuno ritiene sia la traduzione del termine dialettale roggia che significa “canale, fosso”. Sull’ipotesi che possa derivare dalla famiglia “Rosolino” proprietaria di terreni in questo luogo i pareri sono alquanto discordi.

Giardino Botanico Litoraneo e Isola di Albarella

Il Giardino Botanico Litoraneo è stato istituito nel 1991 dal Servizio Forestale regionale delle province di Padova e Rovigo per proteggere questo ambiente naturale fragile ed irripetibile. Il Giardino è situato all’estremità della penisola di Caleri, occupa 44 ettari ed è caratterizzato dalla coesistenza di diversi habitat: laguna, dune e spiaggia.

E’ un territorio molto ricco di rare specie faunistiche come il succiacapre o le testuggini palustri. Mentre la flora presenta alcuni endemismi come il fiordaliso di Tommasini. I campi coltivati e le valli da pesca in questo punto si trovano al di sotto del livello del mare. Mentre il fiume Adige è pensile in quanto il suo letto si trova al di sopra del livello della campagna, perciò una rottura dei suoi argini provocherebbe una catastrofe. Lungo il percorso del Giardino sono disposte passarelle e ponti sugli stagni e sulla boscaglia, e apposite casette per osservare gli uccelli senza disturbarli.

L’isola di Albarella è un’isola privata collegata alla terra ferma tramite un ponte. Il nome Albarella deriva da “Populus Alba” un pioppo bianco che fa parte delle 150 specie arboree che ricoprono l’isola. Tutta la sua superficie, sia terrestre che acquatica, è sotto stretta tutela ambientale. Nel 1988 l’isola è stata acquistata dal Gruppo Marcegaglia ed è stata trasformata in una meta di turismo d’elite. Si presenta infatti come un’area protetta – per accedervi è necessario un apposito permesso – che ha fatto del contatto con la natura e con gli animali liberi, e del silenzio il suo punto di forza per una vacanza rilassante e rigenerante. 

 Sito web del comune di Rosolina: http://www.comune.rosolina.ro.it/.

 Altitudine del Comune: 1 m slm (zona: 5)

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