La meraviglia del Veneto

Ca' Rezzonico


Ca’ Rezzonico è uno dei più famosi  Palazzi di Venezia e si affaccia su Canal Grande. 

Venne progettato da Baldassare Longhena nel 1649 su incarico della famiglia patrizia Bon. Ma nel 1682 i lavori vennero interrotti, sia per la morte del Longhena, sia per sopraggiunte difficoltà economiche della famiglia.

Nel 1687 la famiglia Della Torre-Rezzonico giunta da poco in città ottenne a suon di soldi l’ammissione al patriziato. E proprio Giambattista Rezzonico nel 1751 comprò il Palazzo incompiuto e abbandonato affidandone il completamento a Giorgio Massari.

Il Massari mantenne il progetto iniziale del Longhena apportando delle modifiche solo alla sala da ballo che venne ampliata. I lavori di costruzione vennero  portati a termine in solo sei anni, in tempo per festeggiare la rapida ascesa sociale della famiglia.

Nel 1758 infatti Carlo – figlio di Giambattista – venne eletto Papa con il nome di Clemente XIII. Ma lo splendore della famiglia non durò a lungo perché a causa della mancanza di eredi la famiglia si estinse nel 1810.

Quindi il Palazzo cambiò proprietario diverse volte e venne anche spogliato dei suoi arredi. Nel 1888 venne acquistato e restaurato da Robert Barrett Browning. Il padre Robert Browning che ne aveva finanziato l'acquisto morì proprio in questo Palazzo.

Nel 1906 nonostante l'offerta dell'imperatore Guglielmo II di Germania il palazzo venne venduto al conte Lionello Hierschel de Minerbi, che a sua volta nel 1935 lo cedette al Comune di Venezia.

La facciata del Palazzo si caratterizza per la sua imponenza. Si suddivide in tre fasce orizzontali: il piano terra abbellito con decorazioni in bugnato e due piani nobili caratterizzati da colonne e da finestre a tutto sesto. I dipinti all’interno sono di Giambattista Crosato, Giambattista Tiepolo, Pietro Visconti, Jacopo Guarana e Gaspare Diziani.

Dal 1936 Palazzo Rezzonico è sede del Museo del Settecento Veneziano e custodisce opere di Canaletto, Tintoretto, Tiepolo e bozzetti in terracotta di Giovanni Maria Morlaiter. Inoltre ospita ricostruzioni di ambienti con mobili e suppellettili dell'epoca.