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Benvenuti a Camisano Vicentino


Camisano Vicentino è un comune in provincia di Vicenza in Veneto.

Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da Camisius con l’aggiunta del suffisso “anus” e significherebbe “di proprietà di Camisio”. Secondo altri invece deriverebbe da Ca’ di Masanus. Il nome Camisano compare per la prima volta in un atto del 1050 con cui un certo Enrico donava una masseria.

Da un inventario del 1262 inoltre sappiamo che in quella data la città di Vicenza possedeva a Camisano un castello, una torre e alcuni terreni. Questo castello venne distrutto poi nel 1313 durante la guerra tra i padovani e Cangrande della Scala.

A disboscarne e bonificarne il territorio furono i monaci benedettini nel Medio-Evo. Dal Trecento fino a metà del XVIII secolo Camisano fu sede di un Vicariato civile da cui dipendevano 41 paesi. Dal 1404 entrò a far parte dei possedimenti veneziani.

La Chiesa di San Niccolò è stata ristrutturata più volte nel corso dei secoli. Nel rifacimento del 1744-1752 si riutilizzò materiale proveniente dalla chiesa di S. Daniele andata distrutta. Al suo interno è conservata una pala del 1740 di Giovanni Antonio de Pieri. Molto belli sono anche il coro in legno e gli affreschi di Ludovico Dorigny. La Chiesa di Santa Maria Maddalena del 1505 conserva invece al suo interno una pala di Giovan Battista Tiepolo.

Villa Capra Barbaran è costituita da un corpo padronale, da una cappella, dalle barchesse e da una colombara. Il corpo principale risale al 1672 ed è stato progettato dall’architetto Carlo Borella. Il resto della costruzione risale invece al 1728. La Villa è caratterizzata da una loggia a sei colonne e da alti soffitti affrescati.

La Colombara presenta delle fondamenta di epoca medievale costruite utilizzando materiale proveniente da precedenti edifici. La tradizione popolare vuole che sia stata la prima casa abitata a Camisano. Tra l’altro è il luogo in cui si rifugiò Martino Cane con la sua guarnigione dopo lo scontro con Cangrande della Scala.

La Torre Rossa venne invece fatta erigere da Ezzelino II e attualmente si trova in territorio padovano. Si ritiene che al suo interno si trovasse la “prigione della goccia”. 

 Altitudine del Comune: 24 m slm (zona: 5)

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