La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Noale


Noale è un comune della città metropolitana di Venezia. In Veneto non è difficile imbattersi in piccoli borghi racchiusi da cinte murarie e dominati da un castello. Ma in genere i castelli e le mura merlate li associamo più facilmente alle province interne piuttosto che a quella di Venezia. Perciò  Noale - con la sua inaspettata aria medievale – riesce a coglierci di sorpresa. I ruderi della sua Rocca e le due Torri le danno un fascino misterioso ed antico. Se proprio le vogliamo trovare un difetto  -  visto che può vantare anche una bellissima varietà di rosa a lei dedicata -  le dobbiamo rimproverare la mancanza di un fantasma.

Il nome e le origini

Il nome Noale deriva dal termine latino “novalis” che significa “maggese” cioè “campo che si coltiva da poco”. Alcuni reperti archeologici dimostrano che questo territorio fu abitato già in epoca pre-romana. Il nome Noale compare invece per la prima volta in un documento del X secolo. In questo documento un tale Domenico da Noale compare come testimone nella donazione dell’Isola di San Giorgio in Venezia all’omonimo monastero.

A causa della sua posizione nel Medio-Evo il feudo di Noale era soggetto alle continue scorrerie dei padovani. Ragion per cui nel XII secolo il vescovo di Treviso lo affidò alla famiglia Tempesta. Per breve tempo Noale fu feudo anche di Ezzelino III da Romano, per passare infine al dominio veneziano. Dopo la caduta di Venezia il suo destino fu quello di tutte le altre cittadine venete, assoggettate prima al governo francese e poi a quello asburgico fino all’Unità d’Italia.

Un angolo di Medio-Evo

La famiglia Tempesta nel XII secolo ricevette la carica di “avogari”, cioè difensori e amministratori dei feudi del vescovo di Treviso. Consapevoli dell’importanza strategica di questo territorio i Tempesta vi edificarono una Rocca circondata da una cinta muraria  e da cinque torri. In questo modo la resero una macchina da difesa inespugnabile.

Quando poi Noale passò sotto il dominio veneziano la Rocca diventò sede del Podestà. A metà del Settecento però era ormai mezza diroccata ed il suo materiale venne usato per altre costruzioni. Nell’Ottocento divenne infine un Camposanto e questo accrebbe la sua aria sinistra. Dopo tanti anni di abbandono nel 1983 si iniziarono finalmente i lavori di riesumazione  terminati nel 1996.

Il centro cittadino di Noale è racchiuso da fossati medievali e da due porte d’ingresso dalle merlature a coda di rondine. Vi è possibile ammirare anche due Torri: quella dell’Orologio e quella delle Campane. La Torre dell’Orologio - detta anche Trevisana o Civica - è alta 32 metri. Nel 1836 il suo tetto a coppi venne sostituito da merli ghibellini. Questa Torre è caratterizzata da due orologi, uno con numeri romani, ed uno con numeri arabi. La Torre delle Campane - detta anche dei Preti - originariamente era alta quanto la Torre dell’Orologio. Poi venne innalzata fino a 43 metri divenendo così l’edificio più alto della città. Ed anche la sua copertura a coppi è stata sostituita con i merli ghibellini.

 Sito web del comune di Noale: http://www.comune.noale.ve.it/.

 Altitudine del Comune: 18 m slm (zona: 5)

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