La meraviglia del Veneto
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La leggenda della Valle dei sette morti


Sei pescatori decisero di andare a pesca il due di novembre senza rispettare la festa dei morti.

 Erano sulla loro barca da ore ma avevano pescato solo qualche anguilla, quando la rete si fece pesante. I pescatori la tirarono con grandi speranze, ma ahimè dentro la rete c’era solo il cadavere di un uomo. I pescatori arrabbiati tolsero il corpo e lo lasciarono abbandonato in un angolo della barca senza alcun rispetto.

 A bordo oltre ai pescatori c’era anche un bambino con il suo cane. Il piccolo si era intrufolato a bordo nella speranza di riuscire ad avere qualcosa da mangiare. Ma quando i pescatori si misero a mangiare dissero al bambino, per burla, di andare a chiamare il loro compagno rimasto fuori a dormire.

 Il bambino sempre con la speranza di ottenere poi qualcosa da mangiare andò fuori, ma l’uomo non si decideva a svegliarsi ed il bambino tornò dai pescatori, accolto dalle  loro risate. I pescatori, preso gusto al divertimento, lo mandarono però di nuovo fuori.

Il bambino questa volta si mise a pregare il morto perché si svegliasse. Il morto commosso si svegliò e seguì il bambino all’interno della barca. I pescatori a vederlo sbiancarono, il morto li maledisse per il loro comportamento egoista e tutti trovarono la morte, si salvarono solo il bambino ed il cane per la loro innocenza.