La meraviglia del Veneto
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Il dolce di Natale: il Pandoro


Le origini del Pandoro sono alquanto incerte, forse risalgono all’antica Roma. Abbiamo infatti notizia di un cuoco, tale Vergilius Stefanus Senex, che all’epoca di Plinio il Vecchio preparava un panis con farina, burro e olio.

Ma molto più probabilmente il Pandoro deriva dal “pan de oro”, un dolce tipico delle tavole dei ricchi veneziani dell’Ottocento, che a sua volta derivava però da un dolce medievale veronese il Nadalin. Altre ipotesi  fanno derivare il Pandoro dal “pane di Vienna” derivato a sua volta dalle brioches francesi. La derivazione dal Nadalin è l’ipotesi più accreditata, anche se nell’evoluzione si sono avuti dei cambiamenti, infatti si è passati da 5 ad 8 punte ed è stata tolta la copertura con la glassa sostituita dallo zucchero vanigliato. Comunque anche l’ipotesi che ci sia stata qualche influenza austriaca non è del tutto priva di valore poiché a Verona lavoravano molti pasticceri austriaci.

La ricetta attuale è quella brevettata da Domenico Melegatti nel 1894,  secondo alcuni avrebbe brevettato anche il classico stampo ad 8 punte, ma secondo altri lo stampo sarebbe stato brevettato dal pittore impressionista Angelo dell’Oca Bianca. 

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