La meraviglia del Veneto
  • english

Benvenuti a Feltre


Un detto popolare molto diffuso in Veneto recita

“Se vuoi provare le pene dell'inferno, Trento d'estate e Feltre d'inverno”

Feltre sarà pure una città piovosa e fredda, ma per ammirare le sue mura rinascimentali, le facciate dipinte dei suoi palazzi e le montagne mozzafiato da cui è circondata vale la pena prendere qualche goccia di pioggia o un po’ di freddo. Le Alpi Feltrine, che la circondano, sono infatti comprese nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi  perciò parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Pensate ancora che questa città non valga un po’ di freddo?

Il nome

Il nome Feltre deriverebbe dall'etrusco, vista l'assonanza con il nome etrusco "Velletri" e significherebbe "città di Fel". Sulle sue origini si raccontano diverse leggende. Alcuni la vorrebbero fondata dal principe asiatico Ferrato, altri dal capitano euganeo Eligio. Altri ancora la ritengono di origine gallica, secondo quanto ci tramanda invece Plinio il Vecchio era stata fondata dai Reti.

Le Alpi Feltrine

Le Dolomiti Bellunesi sono la parte meno turistica e più selvaggia delle Dolomiti, la loro natura è stata descritta benissimo da Buzzati

“enigmatiche, intime, segrete (...) commoventi per le storie che raccontano, per l'aria d'altri secoli, per la solitudine paragonabile a quella dei deserti"

Non a caso da Feltre passa l'Alta Via delle Dolomiti numero due, detta la Via delle Leggende. Nome davvero appropriato visto quante leggende in questi luoghi la gente ha saputo inventarsi e tramandarsi nel corso dei secoli. Leggende in cui orchi, diavoli e streghe la fanno da padroni. D’altronde questi luoghi così solitari, selvaggi e aspri suscitano un po’ di timore e le leggende sono anche un modo per esorcizzarlo. L’Alta via delle Leggende collega Feltre con la città di Bressanone, in Alto Adige. Ripercorre in parte la via militare romana transalpina Claudia Augusta Altinate che collegava l’Adriatico con il Danubio.

Le Alpi Feltrine comprendono tre gruppi montuosi: le Vette Feltrine, il Gruppo del Cimonega ed il Gruppo del Pizzocco. Le Vette Feltrine sono un altopiano lungo e stretto di cime collegate le une alle altre da crinali. Su queste cime si può visitare - se se ne ha il coraggio - la ''piaza del Diaol''. Un luogo infestato dalle streghe secondo la fantasia popolare. Si presenta come un anfiteatro di pietre intorno ad una piazza erbosa.

Molto probabilmente le pietre facevano parte di un vecchio torrione crollato. Ma la tradizione popolare preferisce crederla creata dal Diavolo. E proprio il Diavolo per tenerne lontani gli uomini avrebbe fatto crollare una montagna. In questo modo chi avesse cercato di attraversarla si sarebbe smarrito in un labirinto di sassi. Solo le streghe amano riunirsi qui per le loro feste prima di disperdersi all’alba.

A 1700 metri di altezza invece si trovano i Piani Eterni. Un nome davvero singolare, ma non dato a caso. Infatti questi territori sono tanto belli quanto infidi per la presenza di molti inghiottitoi carsici spesso fatali per gli animali al pascolo. Questo spiega perché si chiamano Eterni. La dissoluzione dei calcari grigi e delle dolomie ha creato un paesaggio di doline, crepacci e karren. Ma il carsismo non si manifesta solo in superficie, ma anche nel sottosuolo con la creazione di grotte e gallerie lunghe chilometri.

Il complesso della Grotta Isabella è il più importante e grande abisso delle Dolomiti, purtroppo esplorato solo in parte. L’attività speleologica è infatti resa difficile dagli ingressi piuttosto lontani dal fondovalle. Ma anche perché si tratta di grotte in verticale, per cui sono necessarie competenze tecniche specifiche e attrezzature adeguate.

Le Dolomiti Bellunesi sono molto importanti per la loro biodiversità. Vi si trovano infatti diverse specie endemiche sia in superficie, sia nel sottosuolo. Tra le tante specie endemiche la campanula Morettiana è stata scelta dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi come simbolo. Questa pianta si può far risalire al Terziario, ed è riuscita a resistere all’ultima glaciazione trovando nelle Dolomiti Orientali il suo habitat. Cresce sopra i 1500 metri d’altezza e predilige le fessure delle pareti rocciose. Fiorisce tra Agosto e Settembre punteggiando le rocce con il suo bellissimo blu-violetto.

La cima più alta delle Vette Feltrine è il Monte Pavione dalla particolarissima forma piramidale. Le sue pendici ricadono per la parte settentrionale nella provincia di Trento e per la parte meridionale in quella di Belluno. Secondo una leggenda nelle sue profondità si troverebbe la più grande miniera di argento del Primiero. Argento con cui sarebbe stato creato l’ostensorio della Pieve di Fiera di Primiero.

“Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne”. I. Kant

 Sito web del comune di Feltre: http://www.comune.feltre.bl.it/.

 Altitudine del Comune: 325 m slm (zona: 1)

Scopri altri comuni del Veneto

SAN MARTINO DI LUPARI

scopri di più