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Benvenuti a Torri del Benaco


Torri del Benaco, in provincia di Verona, è una delle località turistiche più belle della Riviera degli Ulivi nella parte orientale del lago di Garda. E proprio grazie al lago e al monte Baldo che fa da barriera ai venti freddi Torri del Benaco può godere di un clima temperato con primavere precoci ed autunni miti e prolungati. E questo clima mite ha favorito l’attecchimento di piante inusuali a queste latitudini come aranci, limoni, e soprattutto gli ulivi. Proprio gli ulivi addolciscono le pareti scoscese di queste montagne e danno il nome alla riviera.

Il nome e le origini

Il nome Torri deriva dalle tre torri medievali che caratterizzano la cittadina. Nel 1867 si è aggiunta  poi la specifica “del Benaco” in riferimento all’altro nome del lago di Garda. Molto probabilmente Torri del Benaco è nata come castrum romano fortificato. Infatti una delle torri è più antica delle altre e con uno stile architettonico diverso.

La Riviera degli Ulivi

Le piante di ulivi hanno trovato il loro habitat naturale sul Garda già da tempo, come dimostrano i tanti esemplari secolari. La loro coltivazione e diffusione si deve alla presenza nel Medio-Evo di molti monasteri che utilizzavano l’olio per le loro esigenze di culto. D’altronde, fino a quando non si sviluppò il turismo, la coltivazione dell’ulivo e la pesca erano le principali attività della popolazione.

Le cime alte delle piante venivano raggiunte con apposite scale (scalì) e le olive raccolte venivano messe in un contenitore (gremal) fatto per lo più in pelle d'asino e attaccato alla cintola. Dal momento che ormai sia la raccolta e sia la molitura delle olive avvengono tramite macchine molti di questi oggetti sono scomparsi e si possono ammirare solo nel Museo etnografico del Castello. Anche i torcoj per la spremitura ormai sono “disoccupati” infatti degli undici attivi a Torri agli inizi del Novecento ne sopravvive in attività solo uno.

Le pitture rupestri

Nei territori di Malcesine, Garda, Costermano, e soprattutto Torri del Benaco si possono ammirare su circa 300 rocce oltre 5000 pitture rupestri. La maggior parte si trovano però all’aperto e quindi esposte agli agenti atmosferici. Infatti alcune pitture si sono cancellate per l’azione del vento e dell’acqua sulle rocce calcaree, altre invece purtroppo sono state danneggiate da vandali.

I ghiacciai ritirandosi levigarono queste rocce fino a farle diventate delle “lavagne”. E su queste lavagne gli antichi pastori e cercatori di metalli poterono disegnare con ciottoli di quarzite. La tecnica usata per queste pitture fu quella della martellinatura, cioè la roccia venne incisa con punte più dure.

Sulla Pietra delle Griselle si possono ammirare disegni più antichi rappresentanti armi, uomini e croci, e disegni più recenti di imbarcazioni (le griselle erano appunto le scalette delle imbarcazioni). La Pietra dei Cavalieri in calcare oolitico raffigura dodici cavalieri preceduti da due figure armate a piedi. Secondo alcuni queste pitture sarebbero state realizzate durante la campagna napoleonica. Secondo altri invece non si tratterebbe di cavalieri, ma di cacciatori e quindi sarebbero molto più antiche.

 Sito web del comune di Torri del Benaco: http://www.comune.torridelbenaco.vr.it/.

 Altitudine del Comune: 67 m slm (zona: 3)

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