La meraviglia del Veneto
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La Chiesa di San Niccolò


La Chiesa di San Niccolò era già consacrata nel 1282, infatti servì da modello per la costruzione della chiesa di Santa Margherita degli Eremitani.

Nel convento annesso a questa chiesa Nicolò Bocassino - futuro papa Benedetto XI – iniziò la sua formazione. E secondo una tradizione popolare – non suffragata da documenti – il Papa avrebbe lasciato nel testamento 48.000 fiorini per il completamento dei lavori. Lo avrebbe fatto perché si dice fosse intenzionato a spostare la sede pontificia a Treviso.

La costruzione della Chiesa fu segnata prima dal crollo della torre campanaria che distrusse molta parte delle cappelle sottostanti. E poi anche la peste che colpì la città nella prima metà del XIV secolo ne bloccò per alcuni anni i lavori.

La costruzione è in stile gotico. L'abside si presenta molto slanciata caratterizzata da numerose finestre molto alte e strette. La pianta è a croce latina suddivisa in tre navate. Nel presbiterio si trova il monumento funebre di Agostino Onigo del XV secolo con sculture di Antonio Rizzo e pitture di Lorenzo Lotto.

L’organo è opera di Gaetano Callido mentre le ante sono state dipinte da Giacomo Lauro. Nella sala del capitolo dei Domenicani si trova un grande affresco di Tomaso da Modena che raffigura diversi abati. In questa sala si può inoltre ammirare la prima rappresentazione degli occhiali da vista.

L’interno è suddiviso in tre navate da pilastri che reggono il tetto in legno. Le navate terminano in tre absidi. A metà dell’800 la Chiesa fu restaurata e furono rifatti il soffitto ed il pavimento in marmo rosso di Verona. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale purtroppo la Chiesa subì pesanti danneggiamenti a causa del bombardamento del 1944 che provocò lo sfondamento del tetto e una parziale demolizione del campanile.