La meraviglia del Veneto
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Palazzo dei Trecento


Palazzo della Ragione conosciuto anche come Palazzo dei Trecento venne costruito nel 1185 circa, con la funzione di sala per le assemblee dei diversi organi del Comune.

Successivamente fu sede del Tribunale dei Consoli, poi luogo delle assemblee pubbliche dette “Concione”, quindi luogo in cui il Podestà amministrava la giustizia ed infine sede del Consiglio, da ciò prese il nome di “Palazzo della Ragione”. Mentre quello di “Palazzo dei Trecento” gli deriva dal fatto di essere stato sede del Maggior Consiglio costituito appunto da trecento membri.

In origine il suo porticato dava alloggio non solo ai più importanti uffici del Comune, ma anche ad alcune botteghe. Nel 1546 se ne contavano ben 44 e venivano affittate dal Comune di volta in volta per un periodo di cinque anni.

Il Palazzo si presenta in mattoni a vista e si compone di due piani. La loggia del piano terra venne realizzata forse da Andrea della Valle nel 1552 ed è formata da grandi archi a tutto sesto. Mentre il piano superiore ospita il salone ed è abbellito da alcune trifore.

Il salone presenta un soffitto a capriate in legno, mentre le pareti sono abbellite da affreschi. Gli affreschi risalgono al XIV-XVI secolo e furono realizzati da artisti veneti. Purtroppo si conservano solo parzialmente.

Il restauro eseguito dopo i danneggiamenti causati dalla Seconda Guerra Mondiale eliminò i merli ghibellini  sostituendoli con quelli di tipo guelfo. Il 7 aprile 1944 infatti una gigantesca bomba ne sfondò il tetto. Lo scoppio causò il crollo del muro di testa ed è ancora evidente il segno della parte crollata e poi ricostruita.

La parte rimasta in piedi sporgeva di circa un metro verso l’esterno perciò venne dichiarata irrecuperabile. Qualcuno suggerì persino l’abbattimento dell’intero palazzo. Il Sovrintendente Forlati riuscì a scongiurarne la demolizione facendo passare alcuni affreschi superstiti come opere di Paolo Veronese. Si procedette perciò al recupero dell’edificio attraverso il raddrizzamento delle pareti grazie ad un sistema di tiranti e contrappesi.