La meraviglia del Veneto

Il Tai Rosso


Il Tai Rosso è conosciuto in Veneto come “el vin del marangon” cioè il vino del falegname. Perché secondo una leggenda un falegname di Barbarano Vicentino di ritorno in Patria dopo un viaggio in Ungheria avrebbe portato con sé delle barbatelle di Tocai Rosso.

Altri sostengono invece che il Tai sia sempre estato coltivato nel territorio berico però con altro nome, ed avrebbe assunto quello di Tocai nell’800 quando si diffuse la moda di questo vino. Più accreditate sono invece altre due ipotesi, secondo la prima i Veneti, esportatori di vino, nel corso dell’800 sarebbero stati invece costretti ad importarlo a causa dei danni provocati sui loro vigneti dalla filossera. Quindi per ripristinare i loro vigneti avrebbero messo a dimora vitigni francesi (Pinot, Sauvignon, Merlot, Cabernet).

Secondo l’altra ipotesi accreditata invece il Tai rosso sarebbe stato ricevuto in dono da alcuni vescovi di Vicenza, e da alcuni loro viaggi in Francia avrebbero portato e piantato sui Colli Berici tralci di uve del Vaucluse. In effetti questo vitigno sarebbe originario dell’Aragona con il nome di Garnacha, da dove sarebbe giunto prima in Sardegna prendendo il nome di Cannonau, poi in Francia dove avrebbe preso il nome di Grenache, ed in Italia il nome di Alicante e di Tocai rosso a seconda delle zone.

Dal 2007 in seguito alla controversia con il Tocai ungherese in Veneto si chiama semplicemente Tai. Si presenta di colore rosso rubino, e al gusto presenta note di ciliegia e lampone con un retrogusto di mandorla e rosa canina.