La città di Treviso conta trentatré fontane all’interno delle sue mura che un tempo erano utilizzate per uso domestico. Ad esclusione di quella di piazza S. Vito e piazza S. Leonardo e della Fontana delle Tette.
Fontana delle Tette venne costruita nel 1559 per volere del Podestà della Repubblica di Venezia Alvise Da Ponte in seguito a una forte siccità che colpì la città e la campagna circostante.
Originariamente la fontana si trovava all'interno del palazzo Pretorio. Infatti fino al 1797 in onore di ogni nuovo Podestà sgorgava vino rosso da un seno e vino bianco dall'altro e i cittadini potevano berne gratuitamente per tre giorni.
Durante la dominazione napoleonica venne presa a fucilate – nell’originale sono ancora visibili i segni - dalle truppe francesi in quanto simbolo del potere di Venezia. Successivamente venne rimossa e andò persa fino a quando venne recuperata dall’abate Luigi Bailo a cui si deve il recupero di molta parte del patrimonio artistico della città.
La statua originale che costituiva la fontana è attualmente conservata in una teca di vetro posta nella Loggia dei Cavalieri, mentre nel cortile di Palazzo Zignoli è possibile vederne una copia.