La meraviglia del Veneto
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I formaggi del Mazarol


Se vi trovate a passeggiare tra le montagne bellunesi state attenti a dove mettete i piedi. Perché, direte voi. Ovvio per non calpestare le impronte di qualche mazarol e cadere in suo potere.

Se non siete veneti e non sapete cosa sono i mazarol non vi preoccupate vi raccontiamo la loro storia. Innanzitutto i mazarol vivono solo sulle Dolomiti, perciò se vivete a Pantelleria non sperate di poterli incontrare. Poco male comunque perché incontrarli non è piacevole, infatti sono piuttosto dispettosi.

Hanno un cappello rosso, una giacca turchese e calzano zoccoli di legno, e fanno cadere in uno stato di oblio chi calpesta le loro impronte. Proprio come successe ad una fanciulla della Valbelluna. La bellissima fanciulla stava raccogliendo frutti nel bosco e non si avvide di aver calpestato un’impronta del mazarol, perse così memoria del suo nome, della sua famiglia e del suo villaggio. Il mazarol se la portò a vivere con sè e le insegnò tutti i segreti dell’arte casearia. Ad esser sinceri non glieli insegnò proprio tutti. La fanciulla non aveva fatto in tempo ad apprendere come produrre la cera dal siero di latte.

Infatti un giorno mentre pascolava il gregge  un cacciatore la riconobbe e riportò al suo paese. Ma non si riusciva in alcun modo a farle tornare la memoria, fino a quando una vecchia non le offrì il latte di una capretta bianca. Una volta ritrovata la memoria la ragazza insegnò a tutte le persone del villaggio i segreti che aveva imparato. E a giudicare dagli ottimi formaggi che qui vengono prodotti (Piave, formaggi di malga, schiz, etc) il tempo che passò con il mazarol non fu davvero tempo sprecato!

Però se voi volete imparare a ricavare la cera dal siero del latte vi tocca calpestare l’impronta di un mazarol e farvelo insegnare direttamente da lui.