La meraviglia del Veneto
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La leggenda di Sorapiss e Misurina


 

Il re Sorapiss regnava sulle Tofane, sull’Antelao e sulle Tre Cime di Lavaredo. Era vedovo e aveva una bellissima e capricciosa bambina di nome Misurina. Quando aveva otto anni Misurina scoprì che sul Monte Cristallo viveva una fata che possedeva uno specchio magico, capace di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse.

La bambina chiese allora con insistenza al padre di portarla dalla fata perché voleva chiederle in regalo lo specchio. Il padre l’accontentò. La fata, visto quant’era capricciosa la bambina, non voleva darle lo specchio, ma di fronte alle lacrime del padre cedette.

Pose però una condizione durissima, perché sperava così di far desistere la bambina. La fata aveva un bellissimo giardino sul monte Cristallo, ma il sole ne faceva appassire subito i fiori. Avrebbe quindi dato lo specchio a Misurina solo se Sorapiss avesse accettato di essere trasformato in una montagna per far ombra ai fiori.

Sorapiss accettò e Misurina fu contenta che suo padre per vederla felice accettasse. Quando però Sorapiss cominciò a trasformarsi in montagna Misurina che si trovava fra le sue braccia si ritrovò all’improvviso molto in alto, perse l’equilibrio e precipitò.

Il re dovette assistere inerme alla morte della figlia, ma le lacrime che sgorgarono dai suoi occhi formarono un lago: il lago Misurina. Lo specchio cadendo si infranse e i pezzi andarono a formare i riflessi mutevoli del lago, proprio come mutevoli sono i pensieri di chi osserva quelle acque.