La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Venezia


Venezia è il capoluogo del Veneto ed è la terza città italiana - dopo Roma e Milano - più visitata dai turisti. Nel 1987 è stata dichiarata insieme alla sua laguna Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Per oltre mille anni è stata capitale della Repubblica di Venezia fregiandosi dell’appellativo di Serenissima. E' una città unica al mondo con i suoi edifici costruiti sul caranto (strato solido di argilla) e i canali al posto delle classiche strade. Una città barocca, eccessiva anche nella sua bellezza.

Origine del nome

Il nome Venezia anticamente veniva usato per indicare indistintamente tutte le popolazioni venete. Forse perché la città era vista come la fusione di più centri abitati in latino il nome Venetia era un plurale tantum quindi si declinava al plurale. Perciò nei testi antichi Venetia figura al singolare per indicare la regione (Venetia e Istria) e al plurale per indicare la città (ResPubblica Venetiarum).

Secondo una leggenda diffusa nel X secolo dagli stessi veneziani Venezia sarebbe nata “in un luogo deserto, disabitato e paludoso” dopo che Attila devastò Aquileia e le città vicine. In effetti i territori dove lentamente i veneziani si insediarono non erano deserti, ma abitati fin dall’epoca romana. Da una lettera di Cassiodoro apprendiamo, infatti, che i veneziani vivevano come animali acquatici in case sull’acqua, e le loro uniche ricchezze erano la pesca e la produzione di sale.

La maledizione di Ca’ Dario

Lungo il Canal Grande c’è un Palazzo bellissimo, ma dalla reputazione alquanto sinistra: Ca’ Dario. Sulla sua facciata si legge “URBIS GENIO JOANNES DARIUS” (voluta da Giovanni Dario per omaggiare il genio della città), frase che però può essere anagrammata in “SUB RUINA INSIDIOSA GENERO” (io genero sotto insidiosa rovina).

Anche se alcuni considerano una leggenda la maledizione della casa, i proprietari del palazzo a fianco hanno pensato bene di proteggersi dalla negatività di Ca’ Dario ponendo sulla loro facciata un talismano. Per la serie non ci credo, ma qualche scongiuro non guasta. La lista di morti strane iniziò con Marietta, figlia di Giovanni Dario, morta suicida dopo la bancarotta del marito morto a sua volta accoltellato, neppure il loro figlio scampò ad una fine tragica.

Non andò meglio al commerciante armeno in pietre preziose che l’acquistò agli inizi del XIX secolo costretto a dichiarare poco dopo fallimento. Il tenore Del Monaco stava per acquistarla negli anni ’60, ma l’incidente avuto poco prima di firmare il contratto lo fece desistere. Il conte torinese che invece l’acquistò venne ucciso nel Palazzo dal suo amante a sua volta assassinato. Anche i successivi proprietari o morirono in circostanze misteriose o fallirono. Negli anni ’90 la casa venne acquistata da Raoul Gardini coinvolto poco dopo nello scandalo Tangentopoli e morto suicida.

Attualmente la casa è in ristrutturazione, ma sul suo proprietario non si sa nulla. Secondo alcuni la casa sarebbe maledetta perché costruita su un vecchio cimitero dei Templari, altri la considerano infestata dai fantasmi dei passati proprietari.

"...Una vecchia cortigiana decrepita piegata sotto la pompa dei suoi monili."

questo il giudizio che ne diede D’Annunzio.

Se volete sfidare la fortuna provate a comprarla, noi ci accontentiamo di guardarla dall’esterno.

La città dei ponti

A Venezia ci sono 354 ponti. Il Ponte dei sospiri deve il suo nome ai sospiri dei condannati costretti a passarvi sotto prima di entrare in carcere. A darglielo fu Lord Byron nel XIX secolo. Secondo una leggenda gli innamorati che si scambiano un bacio su una gondola sotto questo ponte ascoltando le campane del Campanile di San Marco godranno di un amore eterno.

Il Ponte di Rialto risale al 1181 ed è stato il primo ponte costruito sul Canal Grande utilizzando barche dismesse. All’inizio si chiamava “ponte della Moneta” perché lì vicino c’era la Zecca di Venezia. Con lo sviluppo della città fu necessario renderlo più resistente, perciò il ponte di barche venne sostituito da un ponte in legno, con la parte centrale mobile per consentire il passaggio delle imbarcazioni. Nel 1444 il ponte crollò per il peso della troppa gente che vi era salita sopra per assistere ad una regata, perciò si decise di ricostruirlo in pietra. A dar retta ad alcuni architetti dell’epoca questo ponte di pietra sarebbe dovuto crollare in breve tempo, per fortuna è ancora qui a smentirli.

Il ponte dell’Accademia invece venne costruito in ferro, scelta davvero pessima per una città sul mare. Infatti fu necessario sostituirlo con un ponte in legno. Sicuramente non è tra i più belli di Venezia, ma è tra quelli che offrono uno dei panorami migliori.

Ricordiamo poi il “ponte delle tette” chiamato così perché in passato in questa zona - detta delle Carampane - c’era un vero e proprio quartiere a luci rosse, e le meretrici mostravano il seno dalle finestre per attirare i clienti.

La profezia di San Marco

San Marco dopo aver predicato ad Aquileia doveva recarsi in Egitto, quando venne sorpreso da una bufera e costretto a fermarsi su un’isoletta di pescatori. Addormentatosi sognò un Angelo che gli preannunciava la nascita di una grande città proprio in quel punto, città dove avrebbe riposato dopo la sua morte. Al mattino San Marco raccontò ai pescatori il sogno, quindi partì per l’Egitto dove morì martirizzato.

I pescatori si tramandarono la profezia di padre in figlio, e quando la città diventò abbastanza grande per avere un Santo Protettore i veneziani se ne ricordarono. Dopo lunghe ricerche riuscirono a rintracciare il corpo di San Marco ad Alessandria e decisero di trafugarlo. Lo nascosero in un cesto di vimini ricoperto da carni di maiale in modo che non venisse controllato dai musulmani. Giunto a Venezia il corpo venne sistemato nel Palazzo Ducale in attesa di costruire una basilica per ospitarlo. Nel 1094 improvvisamente la reliquia scomparve. La leggenda vuole che sia stato il Santo stesso a mostrare alla gente dove era stato nascosto sporgendo un braccio da un pilastro.

 

 

 Sito web del comune di Venezia: http://www.comune.venezia.it/.

 Altitudine del Comune: 2 m slm (zona: 5)

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